Immaginate una piccolo circuito stampato lungo 8 cm, largo 5 e alto solo 1,7. È dotato di una porta Usb, di un ingresso per l'alimentazione elettrica e di una porta Ethernet. Che cos'è? Un hard disk multimediale? Un modem? No, molto di più: un vero e proprio Pc, il più piccolo esistente al mondo. E, dettaglio non di poco conto, anche il meno costoso in assoluto: appena 35 dollari. Il suo nome è Raspberry Pi, ed è il frutto del lavoro dell'omonima fondazione, nata nel maggio del 2009 a Caldecote, in Inghilterra.
La realizzazione di questo Pc in miniatura è stata resa possibile grazie a una collaborazione tra l'Università di Cambridge e il colosso californiano dell'elettronica Broadcom. Scopo dichiarato del progetto è - stando a quanto scritto in un comunicato della fondazione - “la promozione dello studio dell'informatica nelle scuole”. Ma veniamo alle caratteristiche tecniche. Il Raspberry Pi monta un processore Broadcom ARM11 da 700 MHz e un banco di memoria Ram da 256 MB. Specifiche proprie di un Pc di fascia medio-bassa di una decina di anni fa, direte voi. Tuttavia, assicurano gli inventori, “il Raspberry Pi può fare quasi tutto quello alla portata di un Pc reperibile sul mercato di oggi, persino riprodurre video in FullHD”. Affermazione credibile perché il computer è dotato di un'uscita Hdmi.
Non è invece presente l'hard disk, la cui funzione è svolta da una ormai comunissima scheda SD, esattamente una di quelle che troviamo nella maggior parte delle fotocamere digitali compatte. E il sistema operativo? Non certo Windows che, oltre ad essere a pagamento, non potrebbe girare su un hardware dalle risorse piuttosto limitate. Sono invece disponibili due versioni di Linux (indicate dal produttore) che dovranno essere scaricate ed installate sulla scheda SD del Raspberry Pi. La vocazione “fai da te” di questa minuscola meraviglia dell'informatica contemporanea la si nota anche dal altri aspetti come l'alimentatore, che deve essere acquistato a parte, e il case, che può anche essere realizzato su misura. La Raspberry Pi Foundation assicura però che il computer può essere usato senza problemi anche “nudo”, privo di un involucro protettivo.
Il Raspberry Pi è già riuscito a convincervi? Se siete interessati potete prenotarlo sul sito della Premier Farnell (http://it.farnell.com) e della RS Components (http://it.rs-online.com). Il prezzo di listino è fissato a 27,43 euro. Sappiate però che a causa dell'incredibile domanda il primo stock, in vendita dallo scorso 16 aprile, è già esaurito e pertanto dovrete attendere un po' di tempo prima di vedere un Raspberry Pi sulle vostre scrivanie.
Andrae Tosini
La realizzazione di questo Pc in miniatura è stata resa possibile grazie a una collaborazione tra l'Università di Cambridge e il colosso californiano dell'elettronica Broadcom. Scopo dichiarato del progetto è - stando a quanto scritto in un comunicato della fondazione - “la promozione dello studio dell'informatica nelle scuole”. Ma veniamo alle caratteristiche tecniche. Il Raspberry Pi monta un processore Broadcom ARM11 da 700 MHz e un banco di memoria Ram da 256 MB. Specifiche proprie di un Pc di fascia medio-bassa di una decina di anni fa, direte voi. Tuttavia, assicurano gli inventori, “il Raspberry Pi può fare quasi tutto quello alla portata di un Pc reperibile sul mercato di oggi, persino riprodurre video in FullHD”. Affermazione credibile perché il computer è dotato di un'uscita Hdmi.
Non è invece presente l'hard disk, la cui funzione è svolta da una ormai comunissima scheda SD, esattamente una di quelle che troviamo nella maggior parte delle fotocamere digitali compatte. E il sistema operativo? Non certo Windows che, oltre ad essere a pagamento, non potrebbe girare su un hardware dalle risorse piuttosto limitate. Sono invece disponibili due versioni di Linux (indicate dal produttore) che dovranno essere scaricate ed installate sulla scheda SD del Raspberry Pi. La vocazione “fai da te” di questa minuscola meraviglia dell'informatica contemporanea la si nota anche dal altri aspetti come l'alimentatore, che deve essere acquistato a parte, e il case, che può anche essere realizzato su misura. La Raspberry Pi Foundation assicura però che il computer può essere usato senza problemi anche “nudo”, privo di un involucro protettivo.
Il Raspberry Pi è già riuscito a convincervi? Se siete interessati potete prenotarlo sul sito della Premier Farnell (http://it.farnell.com) e della RS Components (http://it.rs-online.com). Il prezzo di listino è fissato a 27,43 euro. Sappiate però che a causa dell'incredibile domanda il primo stock, in vendita dallo scorso 16 aprile, è già esaurito e pertanto dovrete attendere un po' di tempo prima di vedere un Raspberry Pi sulle vostre scrivanie.
Andrae Tosini
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