Novità sulla scomparsa dello studente universitario Roberto Straccia,originario di Moresco e sparito da Pescara,dove appunto studia,mercoledì 14 dicembre,dopo essere uscito di casa in abbigliamento sportivo per fare footing,intorno alle 14.30.Dagli esami del dna fatti su un berretto e uno scaldacollo rinvenuti rispettivamente davanti ad uno chalet e in una pineta,è risultato che nessuno dei due appartiene al giovane fermano.Gli inquirenti stanno passando al setaccio le vite dei coinquilini pescaresi di Roberto,dei loro amici e perfino di amici degli amici,in quanto convinti che dai loro racconti sugli ultimi momenti in compagnia del ragazzo,abbiano omesso qualcosa di fondamentale ai fini delle ricerche e insospettiti dall'eccessiva tempestività con cui hanno allertato le forze dell'ordine,appena due ore dopo il mancato ritorno dello Straccia.
Posso confessare che questo aveva messo la pulce anche in me,che nel mio secondo e terzo articolo,anche se non palesemente,ho cercato di soffermarmi sul coinquilino che interviene sempre,quasi in anticipo su eventuali domande che gli possano essere rivolte e poi,come fa ad essere certo che la persona vista da una ragazza mercoledì 14 verso le 20 nei pressi di via D'Avalos a Pescara non possa essere Roberto?Certo,lo studente potrebbe anche essere mosso da un forte legame con l'amico scomparso e quindi il suo zelo potrebbe semplicemente essere frutto di affetto.
E ho avvalorato anche un'ipotesi,magari del tutto errata:l'ultimo fotogramma delle telecamere di sorveglianza,può essere effettivamente ritenuto segno che le tracce di Roberto si siano perse in quel momento e non più tardi?E'certo che,magari seguendo un percorso non videosorvegliato,il ragazzo non si sia rimesso sulla via di casa?
e se non risultassero veri gli esami che avrebbe detto di averli sostenuti?spinto dal rimorso si sarebbe allontanato per recarsi in corsica per arruolarsi nella legione straniera l'ultima allerta e' stata data dalla possibilita' che straccia sia stato visto ad olbia sardegna.
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