24/12/11

Persecuzioni razziali che non conosciamo.Non solo nazismo e schiavitù.




Ieri sera,complice un caffé di troppo e il clima festivo,alle 23 ero ancora sveglia e ho disattentamente iniziato a guardare un film su Rai Movie:"La generazione rubata".La mia deconcentrazione è durata poco,perché la tematica affrontata era seria,dolorosa e perché in questa parte di mondo,non credo la si conosca in molti.Il film è tratto dal romanzo"La barriera per conigli"dell'australiana Doris Pilkington e narra la sconvolgente odissea attraversata da sua madre,sua zia e una loro cugina negli anni'30.Le tre bambine erano delle mezzosangue,cioè concepite da madri aborigene e padri nativi inglesi e vivevano nell'insediamento di Jigalong,in una sorta di villaggio femminile,a stretto contatto con la natura.Ma,per volere delle autorità ,come accadde a tantissimi altri piccoli aborigeni tra gli anni'30 e gli anni'70,erano state forzatamente prelevate dall'ambiente di origine per essere condotte in un centro di rieducazione,Moore River.Lo scopo era quello di proteggere gli aborigeni stessi.In che modo?Facendoli sposare con dei civili,di modo che nell'arco di due generazioni sparisse ogni traccia somatica e tradizionale della loro etnia.Il titolo è ripreso dall'altra lotta combattuta a quei tempi dalle autorità del luogo:impedire all'esorbitante numero di conigli di continuare a compiere razzie sulle terre abitate;la soluzione fu costruire delle barriere che li confinassero lontano dagli insediamenti umani.Ma Molly,la maggiore delle tre bambine e mamma dell'autrice,non si adatta alla nuova esistenza,alle regole disumane e convince la sorellina Daisy e la cuginetta Gracie a fuggire.Nessuno ce l'ha mai fatta:la guida del centro,un esperto aborigeno,ha infatti sempre reperito ogni fuggiasco per ricondurlo nella colonia.Per nove settimane la guida e le istituzioni australiane se la vedranno con l'astuzia e la sorprendente tenacia di Molly che non si dissuaderà mai dal suo proposito di ritornare a Jigalong.Purtroppo,un escamotage degli avversari,cioè far sapere alla cugina che la madre la sta aspettando in un altro luogo,porterà quest'ultima ad allontanarsi dalle compagne di sventura e a finire nel loro scacco.Gracie morirà quasi 60anni dopo senza rivedere mai più la terra natìa.La vicenda di Molly e Daisy ha invece un epilogo felice:riescono a riabbracciare la madre e la nonna ma in futuro saranno nuovamente ricondotte al centro di rieducazione e ricompiranno ancora con successo l'impresa.Anche alle figlie di Molly toccherà il destino di essere separate dalla famiglia,ma se la maggiore,Doris,avrà la stessa fortuna della genitrice e potrà addirittura narrare la storia in un romanzo,della sorellina si perderà per sempre ogni notizia.Il film si conclude con le immagini reali delle vecchie Molly e Daisy,nel 2002,mentre camminano nella selvaggia e amata Jigalong e,confesso,la lacrima è uscita.

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