Mi perdonerete se non spendo parole per coloro che, pur non essendo cantanti, sono stati i veri protagonisti.
Mi è sembrato tutto troppo scontato. Polemiche cercate e deliberate.
Due sole note di merito: Francesco Renga e Marco Guazzone.
Il primo perchè ha dedicato un canto alla bellezza femminile.
Con visioni suggestive ha descritto una donna nel pieno della sua fisicità.
Una donna in cui è facile immedesimarsi , vestirne la forza e l' aspetto.
Una donna vera e viva che trova uno specchio in cui ammirarsi naturalmente, perchè quel riflesso rappresenta la parte più onesta dell' uomo che la sta perdendo.
" Se la tua bellezza è furiosa e nobile , ha qualcosa che somiglia alla parte migliore di me. Domani è un giorno lontano ora che per l' ultima volta ci amiamo".Canta con coraggio l' eccellenza e il timore , lo stupore e l' abbandono; sentimenti contrastanti, diversi , così come sono diversi anche l' uomo e la donna.A dar valore a questa canzone è il fatto che sia stato un uomo a cantarla perchè il testo esalta le qualità fisiche femminili e lascia sempre in secondo piano il punto di vista maschile .
Cosa che invece è mancata nelle canzoni interpretate, quest'anno, dalle donne che non hanno saputo trovare un equilibrio e che quindi hanno perso in obiettività. Non c'era la furia del " Il passo silenzioso della neve" di Valentina Giovagnini che nel 2002 aveva esposto molto bene il dolore per l' amore fallito.Non c'era Patrizia Bulgari con la sua " Giselle" che, elegante e in punta di piedi,raccontava la verità delle difficoltà adolescenziali. Non c'era Dori Ghezzi a cantare con orgoglio" Margherita non lo sa", che si classificò solo terza.
Una donna in cui è facile immedesimarsi , vestirne la forza e l' aspetto.
Una donna vera e viva che trova uno specchio in cui ammirarsi naturalmente, perchè quel riflesso rappresenta la parte più onesta dell' uomo che la sta perdendo.
" Se la tua bellezza è furiosa e nobile , ha qualcosa che somiglia alla parte migliore di me. Domani è un giorno lontano ora che per l' ultima volta ci amiamo".Canta con coraggio l' eccellenza e il timore , lo stupore e l' abbandono; sentimenti contrastanti, diversi , così come sono diversi anche l' uomo e la donna.A dar valore a questa canzone è il fatto che sia stato un uomo a cantarla perchè il testo esalta le qualità fisiche femminili e lascia sempre in secondo piano il punto di vista maschile .
Cosa che invece è mancata nelle canzoni interpretate, quest'anno, dalle donne che non hanno saputo trovare un equilibrio e che quindi hanno perso in obiettività. Non c'era la furia del " Il passo silenzioso della neve" di Valentina Giovagnini che nel 2002 aveva esposto molto bene il dolore per l' amore fallito.Non c'era Patrizia Bulgari con la sua " Giselle" che, elegante e in punta di piedi,raccontava la verità delle difficoltà adolescenziali. Non c'era Dori Ghezzi a cantare con orgoglio" Margherita non lo sa", che si classificò solo terza.
Per Marco Guazzone , cantautore e pianista romano, il mio voto è 10!Vincitore del Premio Assomusica 2012, riconoscimento conferito alla migliore esibizione nella sessione giovani della kermesse sanremese.
E per fortuna che qualcuno si è accorto del suo passaggio. Non solo cantava e suonava ma, a tratti, sembrava anche danzare. Una sorta di Chris Martin italiano, un sound creativo e molto vicino alle sonorità ricercate anglossassoni. Sarà forse per questo che non è stato votato? Si, perchè in Italia le novità spaventano da sempre. Mi ricordo il lontano 1984 quando i Canton , vestiti e " mobili" come i Depeche Mode di quel periodo, portarono sul palco " Sonnabulismo". Marco ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di Santa Cecilia, ha studiato al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha aperto le date romane dei concerti di Suzanne Vega e Moby.
Ora, mi chiedo, potrebbe essere un po meglio di un quindicenne, senza alcuna pratica o esperienza, pettinato così male da non permetterci neppure di osservare gli occhi puliti della sua età?
" In quanti pezzi dobbiamo dividerci prima di arrivare a non riconoscerci piu?
sai, le cose si possono trasformare anche senza doverle rovinare".
In tutto questo lui è solo, solo nel suo essere " guasto" o meglio sarebbe scrivere guastato.Canta per lui ed è incantevole sentire la sua voce parlare a se stesso e non sempre a tutti. Perchè la musica è soprattutto questo. Aprire quel mondo nascosto, tenuto stretto e difeso con le unghie, che c'è in ciascuno di noi. Marco ha cercato la chiave e si è liberato creando, forse senza saperlo, un piccolo capolavoro.Certa resta una sola cosa...al Festival della Canzone Italiana non viene mai premiato il più bravo o il più completo, ma chi accontenta l' orecchio di un pubblico che poco conosce la musica.
E questo è triste!
Sarah MYLIZ
Anche a me è piaciuto Renga più per la bellissima voce che per la canzone...e poi al di là delle polemiche, del sermone, di tutto...la canzone che mi ha proprio emozionato è stata quella di A. Celentano in duetto con Morandi "Ti penso e cambia il mondo".
RispondiEliminaCondivido tutto sarah ,, Celentano chi ... Era il festival dela canzone italiana , e sia renda che guazzòne ci hanno emozionati ..per la bellezza delle parole e non solo per il marketing commerciale
RispondiEliminaIl milanese ...
Il primo appunto lo vorrei fare in favore di colei che ha scritto questo Articolo, si, ''A'' maiuscola, titolo e parole dipingono perfettamente la kermesse sanremese di questo 2012.
RispondiEliminaSolo una meravigliosa donna, di così gentile e profondo animo, poteva, perfettamente, descrivere, quel pensiero da molti di noi,amanti ancora di quella parte vera di Sanremo, fatta di musica e non polemiche. Vero anche che quest'ultime mai sono mancate in 62 anni di storia del festival, si sa siamo un popolo tifoso ed è bello e costruttivo avere opinioni diverse.
Musica, quella vera, dicevo, quella che solo grandi artisti affermati e non (vere rivelazioni), da sempre non smettono mai di stupirci. Complimenti al giovane Guazzone, vera rivoluzione e come sempre poco capita - ma vedrete con il tempo come cambierà l'opinione pubblica e complimenti anche a Renga, testo e parole di una bellezza infinita. Vorrei infine fare un complimento anche a Nina Zilli, che quest'anno è stata scelta come rappresentante italiana all'Eurovision Song Contest - Baku 2012 , che vedrà l'Italiana sfidarsi con artisti da altri 43 Paesi!
Un bacio alla mitica Sarah, e w la musica Italiana!!!
Cavolo...fiera di me stessa! Grazie di cuore, oggi il tuo commento mi ha fatto bene! Spero continuerai a leggermi. Un bacio a te chiunque tu sia...Grazie!
RispondiEliminaGli ammiratori segreti tali devono restare, se no il fascino dov'è? complimenti a te, meravigliosa Sarah. Leggo sempre con piacere, ma stavolta ho sentito il bisogno di scriverti i miei più sentiti complimenti, i tuoi sono davvero articoli di pregio!
RispondiEliminaCaspita! Da non crederci! ...Grazie ancora! Davvero non so cosa scrivere questa volta. Anche io, a volte, resto senza parole. Praticamente commossa.
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