28/02/12

Međugorje: atteso entro l’anno il responso della Commissione internazionale


La notizia è di questi giorni: entro la fine del corrente anno, la Commissione internazionale d’inchiesta sulle apparizioni mariane di Međugorje – piccolo villaggio a circa 30 chilometri da Mostar, in Bosnia-Erzegovina – porterà a termine il proprio lavoro, che si concluderà con un pronunciamento che sarà sottoposto alla Congregazione per la Dottrina della Fede e poi direttamente a Papa Benedetto XVI.

Il cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale emerito per la Diocesi di Roma, che è stato per anni pure alla guida della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), oggi presiede la Commissioni d’inchiesta e – a tal proposito – è stato ricevuto in udienza dal Papa lo scorso venerdì 24 febbraio.
Quando iniziarono le apparizioni – ormai più di trent’anni fa –, fu composta una Commissione diocesana che poi passò la competenza sull’esame dei fatti di Međugorje alla Conferenza Episcopale Jugoslava, la quale nel 1991 concluse i suoi lavori con la dichiarazione «non constat de supernaturalitate» (cioè, «non consta la soprannaturalità»). Tale espressione, di carattere prudenziale, si basava sul fatto che i vescovi jugoslavi non erano stati in grado né di approvare né di bocciare il fenomeno giudicandolo negativo e non veritiero, non avendo elementi favorevoli, ma neppure contrari, come invece sostenuto dall’allora vescovo di Mostar (nella cui giurisdizione diocesana ricade Međugorje) Pavao Zanic, da sempre convinto che si trattasse – in buona sostanza – di una truffa, così come il suo successore Ratko Peric. Notiamo peraltro che alcuni documenti, emersi recentemente dagli archivi, hanno mostrato come i servizi segreti del regime comunista jugoslavo cercarono di influenzare negativamente le autorità ecclesiastiche dell’epoca.
Nel 1998, l’allora Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale Tarcisio Bertone, chiarì che i pellegrinaggi sono permessi «a condizione che non siano considerati come una autenticazione degli avvenimenti in corso e che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa». I vescovi della Bosnia-Erzegovina ritennero allora necessario che fosse la Congregazione per la Dottrina della Fede a dovere prendere in mano la situazione, e così la Commissione internazionale si riunì per la prima sessione di lavoro il 26 marzo 2010. Di questa, oltre al presidente cardinale Ruini e a teologi ed esperti in mariologia, fanno parte ben sei eminenti cardinali: il salesiano Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi; Jozef Tomko, Prefetto emerito della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli; Vinko Pulijc, arcivescovo di Sarajevo; Josip Bozanic, arcivescovo di Zagabria e Julian Herranz, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per i Testi legislativi.
Oggi, da più fonti giornalistiche sappiamo che la Commissione ha già incontrato tutti i veggenti, convocati segretamente a Roma presso una sala della Congregazione per la Dottrina della Fede, dove sono custoditi i documenti riguardanti il caso oggetto di studio. A partire da giugno 2011 sono stati ascoltati Ivanka, Vicka, seguiti – alla fine del 2011 – da Mirjana e Marja (ascoltate separatamente, ma nello stesso giorno) e ultimamente Ivan e Jakov. Le medesime fonti affermano che, in linea generale, i veggenti hanno fatto una buona impressione ai membri della Commissione.
Il cardinale Vinko Pulijc, in una recentissima dichiarazione pubblica, ha annunciato la conclusione dei lavori entro il 2012. Prevedere il verdetto finale si rivela impresa impossibile, tuttavia vari esperti del fenomeno considerano come esito più probabile quello di una ripetizione del giudizio sospensivo e prudenziale del 1991, per cui «non consta la soprannaturalità» delle apparizioni; quindi senza una presa di posizione esplicitamente favorevole o contraria, tanto più ad apparizioni ancora in corso.
Al di là dell’appello prettamente spirituale per cui la “Gospa” (termine croato che indica il vocabolo “Signora”, in riferimento alla Madonna) attira nel piccolo centro bosniaco milioni di pellegrini, come semplici osservatori resta da chiedersi se la sempre più frequente spettacolarizzazione e sfruttamento mediatico dell’evento Međugorje attraverso talk show televisivi, trasmissioni dedicate, reportage giornalistici di vario genere e natura e quant’altro – a cui i veggenti peraltro giustamente si sottraggono – giovi veramente alla diffusione del messaggio di pace, della chiamata alla preghiera e alla conversione, frutti innegabilmente positivi di oltre trent’anni di apparizioni, ovvero trasformi i fatti di Međugorje in un ennesimo richiamo – certo, più “cattolico” di altri – ad una religiosità eclatante, modaiola e da carta patinata ampiamente presente ai nostri giorni, la cui qualità intrinseca resta tuttavia ampiamente da discutere.
Andrea Menegotto

6 commenti:

  1. io ci sono stato per anni a Medugorje ed ho sempre visto spiritualità vera

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  2. Anch'io Jolly, concordo. Tuttavia non sono convinto che certi messaggi passati dalla tv sul tema rappresentino in maniera adeguata quello che in realtà si vive a Međugorje e che è innegabilmente positivo, vero e arricchente.

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  3. Riporto di seguito uno scambio fra il sottoscritto e un amico sui temi dell'articolo, avvenuto in Facebook, poiché particolarmente interessante.

    "Hai letto la polemica tra Tornielli e Cantualeantonianum sul tema?
    Franco"

    Ciao Franco, sì ho letto. Tuttavia, ritengo interessante questo: "Quello che Mons. Peric' ha affermato in una lettera al Segretario Generale di "Famille Chrètienne", cioè che "La mia convinzione e posizione non è solo Non consta della soprannaturalità ma ugualmente quella di consta della non soprannaturalità delle apparizioni o rivelazioni di Medjugorje" deve essere considerata espressione di una convinzione personale del Vescovo di Mostar, il
    quale, in quanto ordinario del luogo, ha tuttti i diritti di esprimere ciò che è e rimane un suo parere personale (Congregazione della Dottrina della Fede, Lettera a mons. Gilbert Aubry,
    vescovo di La Rèunion, 26 maggio 1998). Mi pare interessante perché il "Non consta della soprannaturalità" è distinto dal "consta della non soprannaturalità". Da ciò consegue che il ragionamento di Tornielli è adeguato ed è, a mio avviso, del tutto condivisibile.

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  4. Io sono stato molteplici volte a Lourdes e a Fatima, a Medjugorie mai. Avrei dovuto andarci un paio di anni fa...ma poi la cosa "per caso" saltò. Non mi sento di emettere giudizi e non credo che nemmeno questa commissione lo farà, soprattutto per "furbizia" non lo farà!
    Ma credo che un albero vada giudicato dai frutti che porta.

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  5. Questo è uno degli ultimi messaggi che Marjana avrebbe ricevuto dalla Madonna: il 2 Febbraio. Io non so se questo messaggio provenga veramente da Maria o meno...ma il contenuto è molto bello e profondo e credo che ascoltarlo non faccia certamente male, anzi:

    "Cari figli, da così tanto tempo io sono con voi e già da così tanto tempo vi sto mostrando la presenza di Dio ed il suo sconfinato amore, che desidero tutti voi conosciate. Ma voi, figli miei? Voi siete ancora sordi e ciechi; mentre guardate il mondo attorno a voi non volete vedere dove sta andando senza mio Figlio. State rinunciando a Lui, ma Egli è la fonte di tutte le grazie. Mi ascoltate mentre vi parlo, ma i vostri cuori sono chiusi e non mi sentite. Non state pregando lo Spirito Santo affinché vi illumini. Figli miei, la superbia sta regnando. Io vi indico l’umiltà. Figli miei, ricordate: solo un’anima umile brilla di purezza e di bellezza, perché ha conosciuto l’amore di Dio. Solo un’anima umile diviene un paradiso, perché in essa c’è mio Figlio. Vi ringrazio. Di nuovo vi prego: pregate per coloro che mio Figlio ha scelto, cioè i vostri pastori."

    Io queste parole le sento Vere...che poi la Madonna compaia o non compaia a questi veggenti...sinceramente la cosa non mi cambia nulla!

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  6. Giusto Manuel, la bontà dei messaggi mi pare ineccepibile.

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