20/03/12

Prime tasse in arrivo. Casa: da bene rifugio a bene stangata

Da bene-rifugio a bene-stangata. Si fanno i primi conti della nuova tassa sulla casa (Imu). Sono 13 le giunte di grandi città (da Roma a Bologna) che hanno finora deliberato aumenti rispetto alle aliquote standard fissate dal governo e c’è già un buon motivo di allarme per l’impatto sui bilanci dei cittadini e delle famiglie.

Secondo i dati di un rapporto della Uil, l’aumento medio varia dal 34 al 38 per cento, ma questo calcolo vale per le seconde case, unica tipologia per la quale è possibile un raffronto anno su anno, visto che l’Imu in questo caso assorbe le vecchie tasse Ici e Irpef già operanti. Diverso per la prima casa: l’Ici era stata abolita dal governo Berlusconi nel 2008, dunque per la prima abitazione non si pagava nulla da quattro anni e dunque, risuscitata la tassa, è tutta tassazione in più rispetto allo zero di partenza.

Si aggiunga il fatto che molti Comuni hanno già deliberato aliquote superiori a quelle di base del governo (4 per mille sulla prima casa e 7,6 per mille sulle seconde), comunque già in partenza maggiorate dalla scelta di aumentare del 60% la rendita catastale. Un appartamento di 5 vani nella semiperiferia di Roma costerà circa 650 euro (a Bologna 409) se prima casa, quasi duemila euro (1750 a Bologna) se seconda casa.
Il 16 giugno i cittadini dovranno versare la prima rata dell’Imu, ma molti lo faranno al buio, senza conoscere l’esatto ammontare della stangata finale. Infatti i Comuni hanno tempo fino al 30 giugno per decidere quale aliquota applicare e c’è da scommettere che nelle città dove è in calendario il voto amministrativo non si muoverà paglia fino al responso e all’insediamento della nuova giunta. Dunque molti pagheranno a giugno presumendo l’applicazione delle aliquote di base, con brutta sorpresa pressoché garantita al momento del saldo di fine anno.
Di Paolo

0 commenti:

Posta un commento