22/05/12

Grillo? Un despota. Il M5S si dissolverà molto presto

L'hanno fatta passare come la svolta epocale della politica italiana, come la più grande vittoria della democrazia nostrana, come il ribaltamento degli equilibri politici. In realtà la vittoria del M5S e del suo despota Grillo non è altro che un fuoco di paglia destinato a spegnersi a stretto giro. Una vittoria di Pirro che si scontrerà, in vista delle prossime politiche, con alcune difficoltà oggettive che faranno implodere la creatura del comico genovese.

Proprio quest'ultimo sarà la maggiore causa del fallimento di un progetto che è stato premiato non tanto per i contenuti, ma più per aver rappresentato la principale novità degli ultimi vent'anni nel panorama politico nazionale. Grillo non è un leader di partito, non è nemmeno più un comico, ma più semplicemente un tiranno che ha imposto la propria linea di pensiero a un numero piuttosto ampio di persone deluse dalla politica e dal malaffare dei partiti. Non ha creato un sistema democratico all'interno del M5S. Niente congressi, niente primarie, niente direzioni. Nessun confronto, dunque. 

A questo, poi, va aggiunto che il sistema che negli anni è riuscito a mettere in piedi non è altro che la più grande operazione di marketing riuscita dopo la discesa in campo di Berlusconi nel 1994. Dietro il successo del comico genovese, infatti, c'è Roberto Casaleggio, guru della comunicazione e braccio destro di Grillo. E' con questo che il 'Beppe' nazionale decide cosa dire, quali candidati mettere in lista, quali posizioni politiche prendere rispetto a un qualsiasi argomento. Aspetto che non va giù ai fedelissimi di lunga data del blog italiano più cliccato in rete. 

Così come non è andata giù a molti la fatwa mediatica che imponeva ai candidati del M5S di non andare nei talk-show televisi. Ufficialmente per non scendere allo stesso livello della casta ormai in 'liquefazione'. Ufficiosamente perché essendo 'vergini politici' gli uomini di Grillo avrebbero fatto una pessima figura di fronte al paese intero. E questo Beppe lo sa. Tanto che lui, uomo di lungo corso, ottimo arringa folle, è l'unico a potersi permettere il lusso di cedere alle lusinghe delle televisioni più importanti del mondo. La Cnn, ad esempio, ha fatto uno speciale incentrato sulla sua figura, sulla sua storia e sul suo modo di concepire la politica (lo hanno pagato? Questo non ci è dato saperlo). 

Cosa che ha fatto andare su tutte le furie i suoi gregari, a tal punto che la domanda (lecita) che girava negli ambienti grillini era: "ma perché lui si e noi no?". Risultato? I grillini in tv hanno agito secondo coscienza, cedendo alla tentazioni delle luci mediatiche (vedi Pizzarotti), scoprendo il proprio punto debole. 

Non è una questione politica e nemmeno di ammutinamento nei confronti del proprio leader. E' la natura umana. La stessa che, una volta arrivati in Parlamento, spingerà i grillini ad agire come cani sciolti per conquistare il famoso quarto d'ora di notorietà. Perché senza un coordinamento, una struttura verticistica l'oligarchia di Grillo crollerà, trasformando il M5S in un giardino felice dove regna l'anarchia. 

7 commenti:

  1. E' inutile che continuiate a seminare zizzania con articoli di bassa lega come questo: il vento del cambiamento si è alzato e soffia forte, e volente o nolente la vecchia partitocrazia ed i suoi rappresentanti ipocriti verrà spazzata via. E' solo una questione di tempo, e questa volta non ne servirà molto, tranquilli. Un Grillo vale 5 Bersani + 10 Rosy Bindi.

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  2. sono ad ora tanti bei proclami.. vediamo ora cosa sono capaci di fare. Se faranno bene e saranno onesti avranno il mio appoggio totale.

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  3. brucia che non vincano sempre i soliti ladri che ci derubano da 20 e passa anni eh ...

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    1. Quei "soliti" che proprio a Parma hanno creato un buco da 600 milioni di euro nel bilancio del Comune. Ma vi rendete conto.. sono quasi 1.200 miliardi delle vecchie lire!!!

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  4. Se l'analisi del Sig. Eugenio Cipolla corrisponde alla realtà dei fatti politici degli ultimi 20 anni sembra di leggere la storia degli attuali partiti PDL, PD, LEGA, UDC.
    Forse non si è accorto di vivere in Italia e non in Francia o Germania.
    Appare evidente che qualsiasi novità italica venga accolta come foriera di dubbio ovvero incapacità.
    Ma questo è insito nell'atteggiamento dell'italiano medio e/o mediocre, sempre pronto a gettare la croce addosso agli altri e mai nel fare un mea culpa del proprio operato.
    Gli Italiani stessi tendono sempre a fare gli interessi del proprio giardino e mai a curare la collettività per il bene comune.
    Se il vento del cambiamento ispira sempre il dubbio che prima o poi sarà tutto normalizzato nell'ordine delle cose degli ultimi 60 anni, bé vedo che si sta preparando un futuro molto grigio, il cielo promette acqua a catinelle......
    La guerra civile sembra alle nostre porte!!!!

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  5. Siamo nel 2015, è il 30 di luglio e il M5S è al 30% nei sondaggi. DICEVATE?????? Si può sapere nome e cognome dello scienziato che scritto questo articolo del cazzo?

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